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Amici di Benedetta: Cronologia

Cronologia.    



CRONOLOGIA

1936 8 agosto, ore15,30: nasce a Dovadola Benedetta Bianchi Porro, figlia di Guido (1899-1985) e di Elsa Giammarchi (1912-2004). Guido ha già un figlio, Leonida, nato il 24 settembre 1930. Dopo Benedetta la coppia avrà altri quattro figli: Gabriele (Forlì, 27 maggio 1938), Emanuela (Milano, 25 gennaio 1941), Corrado (Forlì, 2 luglio 1946) e Carmen (Milano, 7 dicembre 1953). A causa di un’emorragia la neonata appare in grave pericolo, per cui la mamma le conferisce d’urgenza il Battesimo in casa con acqua di Lourdes.
13 agosto: nella chiesa della SS. Annunziata di Dovadola viene ripetuto il rito sub conditione e alla bimba vengono registrati i nomi di Benedetta, Bianca Maria, Grazia.
Novembre: Benedetta è colpita da poliomielite: la gamba destra resterà più corta e più sottile.
1941 10 agosto: inizia a scrivere alcuni appunti del diario, conservati solo in parte.
1942 Fine di novembre: la famiglia Bianchi Porro si trasferisce a Sirmione dove Guido, ingegnere idraulico, è assunto come consulente presso lo stabilimento termale. Benedetta frequenta a Sirmione la prima elementare.
1943 Settembre: a causa della guerra i Bianchi Porro si stabiliscono a Forlì, in via Giove Tonante 4.
2 novembre: Benedetta salta la seconda elementare e si iscrive alla terza a Dovadola, dove vive presso i nonni materni.
1944 Aprile: la famiglia sfolla a Casticciano, presso Bertinoro, per l’avvicinarsi del fronte bellico.
7 maggio: Benedetta riceve la prima Comunione a Dovadola nella chiesa della SS. Annunziata.
21 maggio: riceve, sempre a Dovadola, il sacramento della Cresima dal vescovo di Modigliana (Dovadola passerà alla diocesi di Forlì il 7 ottobre 1972).
23 maggio: per volontĂ  della mamma Benedetta inizia a scrivere in modo sistematico il suo diario.
1945 Terminata la guerra la famiglia si riunisce a Forlì
12 febbraio: Benedetta è iscritta alla quarta elementare presso l’Istituto delle Suore Dorotee di Forlì, dove frequenterà anche la quinta, allieva di suor Alberta Simionato.
1946 Il 26 ottobre è iscritta alla prima media presso l’Istituto “S. Maria degli Angeli” delle suore Orsoline a Brescia. Vive a Brescia ospite della famiglia Rabotti.
1947- 29 ottobre: ritornata a Forlì inizia a frequentare la seconda media presso la Scuola statale “Flavio Biondo”. Qui completerà le scuole medie e alla fine di giugno del 1949 otterrà la licenza risultando prima con la media dell’otto.
1949 9 luglio: per evitare malformazioni alla schiena deve indossare un busto ortopedico. 5 ottobre: è ammessa alla quarta ginnasiale presso il liceo ginnasio “G.B. Morgagni” di Forlì.
1950 Anno santo: compie un pellegrinaggio a Loreto, Roma e Assisi.
1951 25 settembre: si iscrive al liceo classico “G.B. Morgagni” di Forlì.
1952 Autunno: si iscrive alla seconda liceo presso il liceo classico “G. Baratta” di Desenzano sul Garda che frequenta da Sirmione dove nell’estate si è trasferita la famiglia.
1953 13 febbraio: durante la lezione di latino avverte i primi sintomi di sorditĂ .
6 ottobre: dopo avere saltato la terza liceo ottiene il diploma di maturitĂ  classica con la media del sette e mezzo.
28 ottobre: si iscrive alla facoltà di Fisica all’Università Statale di Milano.
28 novembre: passa alla facoltĂ  di Medicina e Chirurgia.
1955 25 giugno: respinta all’esame di Anatomia umana normale ripeterà l’esame l’11 novembre seguente superandolo con 23/30.
12 luglio: è ricoverata nella Casa di Cura “Villa Igea” di Forlì per l’accorciamento del femore sinistro.
1956 31 dicembre: la comparsa di una piccola ulcera corneale induce il fratello Gabriele a chiedere accertamenti approfonditi. Le viene diagnosticata una papilla da stasi e successivi esami porteranno alla diagnosi della malattia che Benedetta aveva giĂ  individuato da sola: neurofibromatosi diffusa o morbo di Recklinghausen.
1957 24 febbraio: è confermata ufficialmente la diagnosi di neurofibromatosi diffusa.
27 giugno: è operata alla testa dal prof. Augusto Beduschi che per sbaglio le lede il nervo facciale con conseguente paralisi della metà sinistra del viso.
1958 La famiglia Bianchi Porro si trasferisce nella nuova villa di Sirmione in via Grotte 5. 30 giugno: inizia a lavorare come assistente presso il Laboratorio di analisi del centro di SorditĂ  Rinogena delle Terme di Sirmione. Autunno: pellegrinaggio da padre Pio a S. Giovanni Rotondo.
1959 23 giugno: viene respinta con 14/30 all’esame di Igiene
7 agosto: subisce un’operazione al midollo spinale: rimane completamente paralizzata alle gambe
1960 30 novembre: dichiara di rinunciare agli studi universitari per gravi motivi di salute. Vive ormai costantemente a Sirmione.
1962 24-31 maggio: è a Lourdes in pellegrinaggio con l’Unitalsi. Guarisce miracolosamente Maria Della Bosca di Tirano.
1963 27 febbraio: importante intervento chirurgico.
28 febbraio: definitiva perdita della vista.
1 marzo: per l’aggravamento delle sue condizione di salute Benedetta riceve il sacramento dell’Unzione degli infermi. 15 aprile, lunedì dell’angelo: si sposa la sorella Manuela.
24-30 giugno: compie il secondo pellegrinaggio a Lourdes con l’Oftal. «Mi sono accorta, più che mai, della ricchezza del mio stato e non desidero altro che conservarlo».
1° novembre: racconta a Giuliana Casagrande, presente la sorellina Carmen, il sogno della rosa bianca.
26 dicembre: è portata in auto a Milano dove incontra per l’ultima volta gli amici.
1964 1 gennaio: torna da Milano a Sirmione.
23 gennaio: muore alle 10,40 e sussurra la sua ultima parola: “Grazie!”.
24 gennaio, ore 16: solenni funerali a Sirmione.
25 gennaio: la salma di Benedetta viene portata a Dovadola e tumulata nella tomba dei nonni materni nel locale cimitero.
1969 22 marzo: traslazione della salma di Benedetta alla Badia di S. Andrea in Dovadola e collocazione dentro un sarcofago sormontato da un altorilievo in bronzo di Angelo Biancini. La scritta «non muoio, ma entro nella vita» è di S. Teresa di Lisieux.
1971 Padre Bernardino da Siena, postulatore della Causa di beatificazione, prende i primi contatti con La Congregazione dei Santi. La dottoressa Anna Cappelli, anima del gruppo degli Amici di Benedetta, segue ogni passo dell’iter. 12 dicembre: si apre, nella cattedrale di Forlì, la Causa di beatificazione di Benedetta.
1976 25 gennaio: apertura solenne nel duomo di Forlì del “Processo cognizionale per la causa di canonizzazione” della Serva di Dio Benedetta Bianchi Porro.
1977 19 giugno: nel duomo di Forlì il vescovo Proni presiede la chiusura del Processo cognizionale.
1993 23 dicembre: riconoscimento delle virtĂą eroiche di Benedetta che viene dichiarata Venerabile.
2018 7 novembre: papa Francesco riconosce la guarigione miracolosa di Stefano Anerdi avvenuta per intercessione di Benedetta.
2019 14 settembre: Benedetta Bianchi Porro viene proclamata "beata" nella cattedrale di Forlì